Mario Ravà

La biografia

Mario Ravà

Mario Ravà nasce a Venezia il 24 settembre 1900.

Ufficiale nella Prima Guerra mondiale, è ferito gravemente in zona di guerra nel 1918. Si laurea in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi di Pisa nel 1922.

Nel 1923 parte per l’Africa e vi rimane fino al 1926, come Capo del Servizio di Colonizzazione e Propaganda Agraria del Governo della Tripolitania. Durante questi anni, effettua vari viaggi all’interno del Paese, allora in gran parte mai esplorato degli europei. In particolare, compie il primo collegamento via terra fra Tripoli e Misurata, l’esplorazione delle sorgenti di Sciaua (Gadames) e l’esplorazione dello Uadi Ramla.

Nell’ottobre 1926 è nominato Capo dei Servizi Agrari del Governo Italiano delle Isole Egee, con sede a Rodi, dove rimane fino al settembre 1927. Durante questo periodo, fa realizzare la prima grande piantagione di olivi dell’isola di Rodi (20.000 ha, tuttora esistenti) e conduce con successo la lotta contro la mosca olearia e le invasioni di cavallette.

Ammalatosi gravemente di malaria, deve abbandonare il servizio coloniale e, rientrato in Italia, viene assunto nel 1928 come Capo del Servizio Tecnico Agrario del neo-costituito Consorzio per il Credito Agrario di Miglioramento (Meliorconsorzio). Vi rimane fino al 1938, anno in cui viene allontanato per l’applicazione delle leggi razziali.

Durante il decennio trascorso presso il Melioconsorzio è autore di oltre 300 perizie di stima su grandi e medie aziende agricole italiane, in particolare nel Mezzogiorno e nelle zone di bonifica. Quale consulente della Federazione Internazionale dei Tecnici Agricoli, partecipa a numerosi congressi internazionali, in Italia e all’estero, occupandosi dei problemi del credito agrario e della montagna.

Nel 1938, colpito dalle leggi razziali, deve sospendere ogni attività professionale e si dedica alla direzione della sua azienda agricola in Toscana.

Nel 1944 è tra i fondatori, insieme a Giuseppe Medici ed altri illustri agronomi (Ciarrocca, Fiori, Franchimanghini, Papi, Rizzi e Tabet), della Federazione Nazionale Laureati in Scienze Agrarie (FIDAF).

Dal 1° gennaio 1945 è riammesso come Capo Servizio Anziano al Meliorconsorzio, dove rimane fino al 1952, continuando a redigere oltre 200 perizie su aziende agricole italiane, in particolare su quelle danneggiate dalla guerra, ed occupandosi in generale dei problemi legislativi ed esecutivi del credito agrario italiano.

Nel 1952, colpito da grave malattia, è costretto ad abbandonare il Meliorconsorzio per dedicarsi alla libera professione, quale consulente della Federconsorzi e di alcune grandi aziende agricole oggetto delle riforma agraria, in particolare in Sicilia e in Toscana.

Nel dicembre 1953 viene nominato Segretario dell’Associazione Nazionale fra gli Istituti di Credito Agrario (ANICA), carica che regge fino alla sua scomparsa avvenuta a Roma il 30 ottobre 1956. In questo periodo, sotto la presidenza del Prof. Giordano Dell’Amore, dà vita ed impulso all’Associazione, realizzando studi per l’Associazione Bancaria Italiana, per l’INEA, per la FAO, per la Società Italiana di Economia, Demografia e Statistica.

Mario Ravà è stato molto attivo nel campo delle Organizzazioni professionali, sia nazionali che internazionali, partecipando a numerosi congressi in Italia, in Francia, in Svizzera, in Spagna e in Turchia.

In particolare, fin dalla loro fondazione è stato Consigliere Segretario del Consiglio Nazionale degli Ordini dei Dottori Agronomi, Consigliere Segretario dall’Associazione Nazionale dei Dottori in Scienze Agrarie, Consigliere della Confederazione degli Ingegneri e Tecnici dell’Agricoltura e Consigliere della Confederazione Internazionale del Credito Agricolo (CICA).